Da oltre dieci anni, il Gran Duo Italiano formato dal violinista Mauro Tortorelli e dalla pianista Angela Meluso, si dedica con passione alla riscoperta e valorizzazione di veri e propri tesori dimenticati. Il grande impegno profuso e il desiderio di riportare alla luce opere soprattutto italiane hanno consentito di far riemergere nel mondo musicale importanti realtà del passato che possono addirittura cambiare notevolmente la storia della musica.
Furono molti i musicisti italiani che per svariate motivazioni si sentirono spinti a cercare “fortuna” altrove. Molti di questi ce la fecero e non solo si affermarono all’estero come concertisti, ma riuscirono anche ad avere un importante seguito come didatti, arricchendo l’ambiente musicale circostante. Di contro impoverendo e, talvolta, creando un vero e proprio vuoto nella storia della musica italiana. Questa dinamica ha delineato nel tempo un vero e proprio oblio di alcune importanti personalità della musica italiana, ingiustamente dimenticate.
Rosario Scalero
Di grande rilievo, ad esempio, è il lavoro discografico dedicato al compositore piemontese Rosario Scalero (Moncalieri, 1870 – Montestrutto, 1954), un cofanetto di ben tre Cd contenenti tutte le opere edite e manoscritte per violino e pianoforte, registrate in prima mondiale per l’etichetta discografica Brilliant Classics nel 2020, in occasione dell’attesissimo 150esimo anniversario dalla nascita del compositore canavesano. Le sue opere per violino e pianoforte testimoniano la saggia conoscenza della composizione di scuola tedesca unita alla affascinante liricità italiana. Emigrato in America dopo aver vinto la cattedra di composizione presso la Mannes School di New York, appartenuta fino a quel momento ad Ernst Bloch, Scalero vi insegnò dal 1919 e al 1928. Successivamente, dal 1924 al 1946 fu Direttore del Dipartimento di teoria e composizione al Curtis Institute di Philadelphia, dove ebbe oltre 200 allievi – tra cui S. Barber, G. Menotti, N. Rota, L. Bernstein – creando nel tempo una vera e propria scuola italo-americana di composizione.
Già nel 2012 il Gran Duo Italiano riscopre una parte del repertorio per violino e pianoforte del compositore piemontese realizzando un primo cd per l’etichetta discografica Tactus, da quel momento, la divulgazione di questo importantissimo patrimonio musicale, ingiustamente dimenticato, ha rappresentato una vera e propria “missione” per i due musicisti che lo hanno eseguito nelle sale da concerto più importanti al mondo, come: Carnegie Hall di New York, all’Emirates International Festival di Dubai, alla Konrad Adenauer Stiftung di Berlino, alla Munetsugu Hall di Nagoya e Osaka Gakuin, Gaulitana Festival di Malta, Music Conservatory di Kazan (Russia), Istituto Italiano di Cultura di Pechino, Y-Theatre di Hong Kong e al Festival MusicalGiglio alla presenza del grande violinista Uto Ughi che nella sua dedica a fine concerto scrive:
”Rosario Scalero, compositore veramente interessante, i più vivi complimenti a Mauro ed Angela per la bellissima esecuzione”.
Mario Castelnuovo-Tedesco
Un altro cofanetto di tre Cd, registrato per la Brilliant Classics, è stato dedicato al grande compositore fiorentino di origini ebraiche Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze, 1895 – Beverly Hills, 1968), costretto ad emigrare negli Stati Uniti in seguito all’adozione nel 1938 delle leggi razziali in Italia. Un repertorio per violino e pianoforte stranamente sconosciuto e in gran parte mai eseguito, per lo più fatto di opere manoscritte. Grazie alla gentile concessione della nipote Diana Castelnuovo-Tedesco, Mauro Tortorelli e Angela Meluso hanno potuto accedere alla Library of Congress di Washington per poterle studiare ed incidere.
Successivamente, l’Ensemble Italiano, costituito dal Gran Duo Italiano, dal violoncellista Massimo Macrì (primo violoncello dell’ Orchestra Nazionale della Rai) e dal clarinettista Pierluigi Bernard (primo clarinetto dell’Orchestra Sinfonica di Tenerife), si è dedicato alla musica da camera di Mario Castelnuovo Tedesco con un Cd contenente il repertorio per clarinetto e pianoforte, violoncello e pianoforte, trio con pianoforte e la prima incisione mondiale del Quartetto “Pastorale e Rondó op. 185 “ per violino, clarinetto, violoncello e pianoforte.
Camillo Sivori
Il cd dedicato ad alcune delle più belle opere di Camillo Sivori, unico allievo dì Niccolò Paganini, rivela quanta personalità aveva questo grande violinista ingiustamente definito in vita come il “Paganinetto”, quasi a sminuire la sua capacità di evocare il grande Maestro. Molto interessanti invece sono le sue opere dove non solo ricorda il virtuosismo paganiniano ma lo rafforza con geniali idee innovative di grande raffinatezza compositiva.
Gaetano Fusella
Gradevolissimi, inoltre, i brani da salotto di Gaetano Fusella (Napoli, 1876 – 1973) incisi per l’etichetta discografica Tactus, altra riscoperta di un autore napoletano che potrebbe definirsi il Kreisler italiano. Venti brani di natura descrittiva, tutti manoscritti ed ispirati ai vari periodi della sua vita. Spicca tra questi un corpus di brani composti nel periodo svedese, a Stoccolma, dove visse per ben sei anni, fino al 1906, fondandovi anche una scuola di musica.
Francesco Santoliquido
Uno dei progetti discografici pubblicato in prima mondiale nel 2022 per Brilliant Classics, riguarda la riscoperta del compositore partenopeo Francesco Santoliquido (Napoli, 1883 – Anacapri, 1971), anch’egli emigrato, questa volta a Tunisi, dove visse per 25 anni e fondandovi dapprima la Società dei concerti e nel 1927 una scuola di musica diventata poi Conservatorio.
Alfredo D’ambrosio
Altra novità discografica 2022 Brilliant Classics “world prèmiere recording”, da un’idea del Prof. Gianluca La Villa, è rappresentata dall’ integrale delle opere per violino e pianoforte di Alfredo D’Ambrosio (Napoli 1871-Parigi 1914), violinista e compositore allievo di Eusebio Dworzak, Ferdinando Pinto, Enrico Bossi a Napoli e poi di Sarasate e Wilhelmj a Londra. Emigrato a Parigi ebbe grande successo e ammirazione anche da parte di grandi compositori e strumentisti dell’epoca ai quali dedicò i suoi brani da salotto.
Guido Santórsola
Il 2023 vede Guido Santórsola (Canosa di Puglia, 1904- Montevideo 1994) compositore brasiliano-uruguaiano di origini italiane protagonista del cd monografico dedicato alle sue opere per violino e pianoforte e per viola e pianoforte incise con uno strumento unico al mondo: il gran violino a 5 corde, realizzato appositamente dalla Liuteria Jonica di Montegiordano, da un’idea di Mauro Tortorelli.
Allievo di Gaetano Fusella, Guido Santórsola sviluppa nella sua scrittura compositiva una forte fusione tra la liricità prettamente italiana ed i ritmi latino-americani della sua seconda Patria, rendendo i suoi brani davvero unici.
https://www.genteditalia.org/2021/12/12/un-gran-violino-a-5-corde-per-la-musica-di-guido-santorsola/
Le grandi scuole violinistiche
Un importante omaggio alle grandi scuole violinistiche é egregiamente rappresentato dall’incisione integrale, in prima mondiale, delle opere per violino e pianoforte dei grandi didatti del violino Otakar Ševčík e Leopold Auer.
Musica Rara
Oltre alle riscoperte di tesori musicali ingiustamente dimenticati, il Gran Duo Italiano si occupa di valorizzare opere raramente eseguite ed incise di noti compositori.
Nel Cd dedicato alla musica da camera di Darius Milhaud, ad esempio, troviamo bellissimi e particolari brani poco presenti nei repertori cameristici, come Danses de Jacarémirim op. 256 e Farandoles op. 262 per violino e pianoforte ed Elégie op. 251 per viola e pianoforte.